Sono passati ormai tre anni da quel fatidico 4 maggio 2021, quando è andata in onda la prima puntata della prima stagione di The Bad Batch. Ora, la serie è giunta alla sua conclusione. Com’è? Ne parliamo subito in questa recensione della terza e ultima stagione.
Iniziamo senza spoiler, come di consueto.
Dopo il tragico finale troncato della stagione precedente, la squadra è più divisa che mai. Da un lato, Wrecker e Hunter cercano Omega e il Monte Tantiss (base di Hemlock). Dall’altro, Omega e Crosshair sono rinchiusi lì, mentre Echo aiuta Rex a salvare i cloni.
Questa stagione non risponde a tutte le domande che si sono create (nella parte spoiler ne parleremo meglio), ma la storia della Clone Force 99 giunge al suo termine, con speranza per il futuro e spiegazione di un certo “Progetto Negromante”, che, per come è finito, cerca di colmare uno dei buchi di trama di Episodio IX.
Vediamo una crescita di tutti i personaggi, soprattutto Crosshair, che riesce a immergersi meglio nei propri sentimenti.
Di solito non parlo mai del lato tecnico dei prodotti che recensisco, ma stavolta c’è da fare un plauso agli animatori Disney: quasi ogni frame è un’opera d’arte. Consiglio di vederla sul miglior schermo a vostra disposizione.
Riguardo al finale…
“The Bad Batch? Meglio the Best Batch.”
Ma adesso passiamo alla parte spoiler, quella con la “ciccia”.
Omega riesce a scappare, aiutata da Nala Se (che viene rinchiusa) e Crosshair (che fugge con lei). C’è il commovente incontro fra Omega e la Batch, oltre al ricongiungimento di tutta la squadra rimasta. Inizialmente, Wrecker, Hunter ed Echo non si fideranno di Crosshair, ma grazie ad Omega lo faranno.
Ma Hemlock non si ferma e cercherà con tutti i modi di riprendere Omega, perché lei ha un alto “fattore M”.
Ma cos’è il “fattore M”? Ce lo spiega Asajj Ventress, venuta su Pabu come pagamento per una missione. Il “fattore M” è il numero di Midi-chlorians (qui un interessante video dei Discorsi) presenti nel sangue, ossia la connessione con la Forza (i rimandi a Episodio IX sono tanti). Ventress dice ad Omega che è basso, ma poi rivela alla Batch di aver mentito e che Hemlock non si darà pace.
Ultima cosa su Ventress: adesso impugna due spade gialle. Se vi interessa approfondire, ho scritto un articolo riguardante i colori delle spade.
Purtroppo, la profezia di Ventress si realizza ed Hemlock attacca Pabu, minacciando tutti gli abitanti nel caso in cui Omega non si fosse consegnata. Lei, allora, si mette d’accordo con Crosshair (Wrecker era ferito e il piano di Hunter era fallito) per poter piazzare un segnalatore sulla nave di Hemlock, ma Crosshair sbaglia mira a causa delle ferite precedenti.
Ma come ha fatto Hemlock a trovare Pabu? Grazie a un clone modificato e altamente addestrato. Alla fine, vediamo diversi cloni ricondizionati ad eseguire gli ordini di Hemlock, e quello che sembra il capo va a cercare la Batch e la trova.
Inoltre, questa squadra sembra una sorta di “anti-Bad Batch” (la…good batch?), ma non viene mai esplorata a fondo. Sembra che i creatori volessero dar loro più spazio, ma poi abbiano deciso di tagliarlo, relegandoli a cattivi generici che la Batch sconfigge dopo uno scontro veramente ben fatto nel finale della serie.
Parlando del finale, tutti i nodi vengono al pettine e ogni personaggio ha un epilogo (tranne Cody). Nala Se distrugge il laboratorio e il database, annullando tutte le ricerche che Hemlock ha fatto. Tuttavia, facendo ciò, muore anche lei, mettendo fine alla specie dei Kaminoani (era l’ultima della sua specie). La Batch riesce a uccidere la squadra di cloni ricondizionata, anche se ciò li lascerà feriti, soprattutto Wrecker.
Hemlock e il comandante Scorch (ripreso da Star Wars: Repubblic Commando) tentano la fuga da Tantiss (dopo che Omega ha liberato lo Zillo Beast che distrugge la base), rapendo Omega. Ma prima di riuscirci, vengono raggiunti da Hunter e Crosshair. Quest’ultimo uccide Scorch e, con un colpo perfetto, riesce a liberare Omega. I due cloni uccidono poi Hemlock.
Poco dopo, il Grand Moff Tarkin arriva su Tantiss, ormai ridotto in macerie. Dato che i dati sul Progetto Negromante sono andati perduti, decide di smantellare tutto e puntare tutti i fondi sul Progetto Stellina.
La Batch si stabilizzerà definitivamente su Pabu, e i cloni prigionieri verranno aiutati a trovare rifugio da Rex ed Echo.
L’epilogo mostra una Omega cresciuta che tenta di scappare da Pabu, ma viene scoperta da un invecchiato Hunter. Omega vuole combattere come pilota per la Ribellione. Inizialmente, il vecchio clone è restìo, ma poi decide di lasciarla andare, sapendo che le sue battaglie sono finite, mentre quelle di Omega no.
Insomma, un ottimo finale per tutti i personaggi che, volendo, lascia la porta aperta ad un’eventuale apparizione futura di Omega (personalmente, vorrei un incontro fra lei e “Alfa”, ossia Boba Fett). Mette definitivamente la parola fine alla Guerra dei Cloni e alla stessa Batch, che non vuole più combattere.
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