Salve a tutti, dopo sei intense settimane è finita la prima stagione di Ahsoka, la serie con protagonista la nostra Jedi Togruta preferita. Stavolta tocca a me fare la recensione; mettetevi comodi che ci sono un po’ di cose di cui parlare.
Premetto che questa prima parte dell’articolo sarà senza spoiler, buona lettura.
La serie è ambientata circa cinque anni dopo il Ritorno dello Jedi, quindi pressappoco nel 9 ABY, e riprende i quesiti lasciati aperti dal finale di Rebels: dove sono finiti il Grand’Ammiraglio Thrawn e Ezra Bridger? Coloro che definiscono, ironicamente, Ahsoka come “la quinta stagione di Rebels” hanno ragione, effettivamente. Inoltre, c’è una linea di continuità anche con The Mandalorian, dove per la prima volta era apparsa Ahsoka (Rosario Dawson) in live action.
L’evoluzione di Ahsoka Tano da Padawan “buttata” fuori dall’Ordine a Cavaliere Jedi è finalmente completa (a proposito, se vi interessa il motivo per cui Ahsoka è uscita dall’Ordine Jedi vi consiglio l’articolo del nostro Francesco: eccolo), tanto che prende sotto la sua ala un’apprendista.
Un’altra nota di merito è rappresentata da due nuovi personaggi: Baylan Skoll e Shin Hati, due Jedi Oscuri diventati mercenari. Di Baylan non si sa molto, se non che era un Jedi che conosceva Anakin Skywalker e che dopo la Grande Purga è diventato un Jedi Oscuro, prendendo Shin come apprendista. Non so voi, ma io ho notato alcune somiglianze fra Baylan Skoll e il Conte Dooku. Baylan, inoltre, è interpretato da Ray Stevenson, un grandissimo attore scomparso lo scorso 21 maggio, che ci ha regalato uno dei migliori personaggi della serie.
Ultima curiosità su questi due personaggi: i nomi ricordano due lupi nella mitologia norrena, Skoll e Hati. Il primo insegue Sol, il Sole, mentre il secondo insegue Mani, la Luna. Poco prima del Ragnarok, la fine del mondo, i due lupi riusciranno a raggiungere i due dèi, divorandoli, e portando il mondo nell’oscurità più totale. Che Dave Filoni ci volesse preparare al peggio?
Bene, adesso è il caso di parlare più specificatamente della serie, e quindi, se non l’avete vista, attenti agli spoiler!
Un personaggio che ho accennato prima è Anakin Skywalker, che torna in questa serie come Fantasma di Forza nel Mondo tra i Mondi per addestrare Ahsoka per l’ultima volta, dopo che lei ha perso un duello contro Baylan Skoll.
Questa puntata, la quinta, è ricca di fanservice: rivediamo, infatti, alcune scene da The Clone Wars con protagonisti Ahsoka e Anakin. Inoltre i due si sfideranno in un combattimento senza esclusione di colpi, ma alla fine Ahsoka impererà l’ultima lezione di Anakin: non lasciarsi frenare dal passato, lei non è responsabile della sua caduta e rinascita come Darth Vader. Infine ci rendiamo finalmente conto di quanto Ahsoka fosse praticamente una bambina durante la guerra, dato che viene interpretata dalla 16enne Ariana Greenblatt durante i flashback delle Guerre dei Cloni (l’attrice è già apparsa in Barbie e in Avengers: Infinity War).
Una piccola nota di demerito è sui duelli fra Ahsoka e Baylan, in cui lei si ostina ad usare un’unica spada nonostante ne abbia due, e nel primo scontro perde; il secondo finisce in parità ma anche perché Baylan viene bombardato da Huyang (il droide costruttore di spade laser).
Nel corso delle prime puntate scopriamo che Ahsoka aveva addestrato Sabine (la mandaloriana dai capelli viola) dopo il finale di Rebels ma temendo una svolta oscura per trovare Ezra, interrompe l’addestramento per riprenderlo successivamente quando avrà bisogno del suo aiuto per trovare Thrawn, che scopriamo essere finito in un’altra galassia.
In questa serie verranno esplorate maggiormente le Sorelle della Notte, da Morgan Elsbeth (già apparsa in The Mandalorian) alle Grandi Madri (presentate qui). Inoltre scopriamo che Dathomir non è il loro pianeta natìo ma provengono dalla stessa Galassia dove si trova Thrawn e da cui lo aiuteranno a scappare (anche se non sembrano contente del bombardamento finale alla loro torre).
Parliamo ora dell’elefante nella stanza: Sabine Wren, l’apprendista di Ahsoka.
Questa serie lascia intendere che non importa quanto tu sia sensibile alla Forza, ma con lo studio e l’impegno tutti possono essere Jedi! Questo in parte è vero, Yoda, infatti, era un Jedi molto più potente di Anakin, nonostante quest’ultimo avesse un numero più alto di midi-chlorian. Ma Sabine proprio non riesce a percepire la Forza finché alla fine non lancia Ezra sulla nave di Thrawn (una scena che ricorda la mossa che Ezra e il suo maestro Kanan facevano spesso).
Il problema è che Sabine non è mai sembrata in grado di percepire la Forza, ma che Ahsoka l’abbia “forzatamente” addestrata nelle vie dei Jedi. Anche Huyang dice spesso, con la sensibilità che solo un droide può avere, che lei è la peggiore Jedi che lui abbia mai visto (e lui ha 25.000 anni).
Questione diversa per quanto riguarda i combattimenti con la spada laser, arte in cui lei era già stata addestrata da Kanan stesso per ottenere la Darksaber.
Ultima nota per la serie: dov’è Luke Skywalker? La serie è successiva agli eventi della terza stagione di The Mandalorian, di conseguenza Ahsoka conosce Luke: perché non farsi aiutare da un vero Jedi (e anche uno dei più potenti) e non da una che manco riesce a sentire la Forza? Thrawn è una minaccia reale, anche Leia se ne accorge (copre una missione non autorizzata di Hera Syndulla): perché non avvisare suo fratello?
In sostanza, com’è la quinta stagione di Rebels Ahsoka? Non è un capolavoro come Andor ma nemmeno orribile come The Book of Boba Fett. Questa serie fa il suo lavoro, prepara il ritorno del Grand’Ammiraglio Thrawn come villain finale del “Mandoverse”, riportando alcuni personaggi come Ezra, e facendo anche un buon lavoro con i Fantasmi della Forza. Possiamo dire che è una serie molto mediocre, non eccelle in niente (se non in Baylan e Anakin), ma almeno non distrugge tutto l’universo come L’Ascesa di Skywalker.
Ma adesso lancio la palla voi, che ne pensate della serie? Fatecelo sapere nei nostri social e…
Che La Forza sia con voi.