Salute a voi, giovani Jedi. Che cosa vi conduce al nostro remoto asilo? Lo so benissimo: oggi il vostro professore di Italiano, come compito per casa, vi ha chiesto di inventare una poesia, vero? Ci avrei scommesso! Mmm, servirebbero proprio delle poesie stellari…
Siete incasinati? Non sapete come uscirne? Preferireste spararvi una bella maratona di The Clone Wars? Quanto vi capisco…
Ma non preoccupatevi, sono qui apposta per aiutarvi. In questo articolo troverete una carrellata di poesie stellari scritte da celeberrimi autori italiani… ovviamente rivisitate in chiave starwarsica! Se non sapete da dove iniziare vi consiglio di prendere spunto da quello che leggerete qui di seguito. Sono sicuro che riuscirete a trovare lo stimolo giusto per comporre un vero capolavoro.
Le poesie stellari!
Il 20 BBY
Questa è una data storica, non c’è dubbio: è l’anno in cui Pong Krell ha terminato la sua esistenza. Prima di compiangerlo, però, ripassiamo un attimo le gesta di questo nobile ambasciatore di buona volontà : era un tifoso dei Separatisti, aveva la mamma danzatrice Twi’lek, era testardo come un mulo e, rullo di tamburi… amava sterminare le sue stesse truppe di Cloni! Mi sa che non aveva capito che i cattivi fossero i robottini che ripetevano sempre roger roger. In effetti è facile confondersi.
Ei fu. Siccome immobile
Dato il mortal sospiro,
Stette la spada immemore,
Orba di tanti Cloni,
Così percossa, attonita
La galassia al giubilo sta,
Muta pensando all’ultima
Ora del Besalisk fatale.
Mattina su Mustafar
In questo caso non servono tante spiegazioni. Anakin ci delizia con queste poche, semplicissime parole che esprimono tutta la felicità che ha provato dopo essere stato mutilato e rosolato a puntino dal caro Obi-Wan, che ovviamente stava più in alto di lui. E si volevano bene come fratelli, pensate se non fosse stato così! Ma poi, dico io, non bastava tirarlo giù con la Forza? Meno male che questo ragazzo doveva essere il terrore nella nuova era dei Sith…
M’arrostisco
D’immenso.
L’infinito Falcon
Cosa credete che combinassero Han e Leia quando capitava che si ritrovassero da soli? Ovviamente scrivevano delle odi amorose da dedicare al Falcon! O meglio, Han le scriveva e Leia le ascoltava. Per facilitare ulteriormente le cose, Leia si vestiva sempre da schiava di Jabba e in un attimo ad Han veniva… una grande ispirazione. Lo so che state pensando a quella cosa, ma temo di dovervi deludere. Ricordatevi che siete Jedi (cioè l’equivalente dei preti), perciò non vi darò questa soddisfazione. Porcelloni!
Sempre cara mi fu quest’erma nave
E questa ferraglia, che da tanta parte
Della rotta di Kessel lo sguardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi al di là di quella, e sovrumani
Silenzi, perché C-3PO lo spensi
Io nell’iperspazio mi fingo.
A Tatooine
Definito da Piero Angela un autentico Eden della vita terrena e non solo, Tatooine è il pianeta più ospitale, pacifico, fresco e pulito dell’intera galassia. Ma purtroppo c’è gente che non sa apprezzare i piccoli piaceri della vita. Ad esempio Luke, che un giorno ha deciso di mollare tutto solo perché un barbone gli ha regalato una spada giocattolo e gli ha detto che si possono sollevare le cose con la mente. L’ingratitudine fatta a persona, in pratica.
Né più mai toccherò le sacre sponde
Ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Tatooine mio, che te specchi nell’onde
Della sabbia, da cui vergine nacque
Shmi, e mio nonno padre ignoto fu.
A Padmé
Che Anakin sbavasse di continuo dietro a Padmé è un dato di fatto. Ci aveva provato anche Rush Clovis, ma lui si era beccato il palo in faccia. Certo però che stava per venire fuori una puntata di Alta infedeltà con i fiocchi; sarebbe stato molto interessante ascoltare le versioni di tutti e tre. Comunque siano andate le cose, la verità è che né io, né voi, né chiunque altro sia mai riuscito a superare la sua morte. Un omaggio a questa donna cazzuta (e soprattutto gnocca) direi che è d’obbligo.
Padmé, rimembri ancora
Quel tempo della tua vita mortale,
Quando beltà splendea
Negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
E tu, lieta e pensosa, il limitare
Di gioventù salivi?
Veglia
E ora un tocco di macabro, giusto per non farci mancare nulla. Cosa c’è di meglio che trascorrere una notte intera accanto ai cadaveri degli Youngling? Ve lo dico io: qualunque cosa. Un pensierino va naturalmente al ragazzino molto furbo che diede del Maestro ad Anakin… a genius! Già , poverino, era appena passato al Lato Oscuro (quindi il livello di nervosismo aveva abbondantemente superato i 9000), poi non era neanche salito di grado. Se alla fine metti il dito nella piaga sei a posto per tutta la vita. O per tutta la morte.
Un’intera nottata
Buttato vicino
Agli Youngling
Massacrati
Con le loro bocche
Digrignate
Volte al plenilunio.
Spero con tutto il cuore di avervi motivati, adesso però correte a scrivere delle poesie stellari anche voi.
In bocca al lupo, e che la Forza sia con voi!