Nel lontano 2008 avevo 15 anni e non ero un ragazzo in preda agli ormoni, ero un tipo abbastanza tranquillo. L’incipit detto non c’entra molto ma è per rendere l’idea del periodo nel quale uscì Il Potere della Forza (in inglese The Force Unleashed), gioco che attesi per davvero tanto tempo: ricordavo a memoria ogni parola scritta su una rivista di videogiochi (non ricordo più il nome, pardon) e tra le cose che più mi colpirono fu il personaggio di Maris Brood.
Nella rivista si diceva che costei fosse un’avversaria del protagonista Starkiller, ma non nel modo che pensate voi: bensì, si scriveva che era un’apprendista del Lato Oscuro e di Darth Vader e vi avrebbe dato filo da torcere.
L’idea in sé mi piacque così tanto che aumentò il mio interesse per il videogioco, che comprai quasi subito ma poi, durante le sessioni di gioco, mi accorsi che di questa sottotrama non v’era traccia. Come mai? Si era pensato così oppure la rivista non sapeva ciò che diceva?
Nessuno può saperlo ma la sua breve apparizione avviene quando Starkiller atterra su Felucia per affrontare Shaak Ti; una prova importante per il protagonista che, citando Darth Vader, ha ucciso un vecchio (Rahm Kota) e un reietto (Kazdan Paratus).
Shaak Ti le consiglia di nascondersi al cimitero, l’apprendista scappa e le viene detto “Che la Forza sia con te, Maris Brood”.
Andando avanti col gioco si ritorna su Felucia, cambiato radicalmente e passato al Lato Oscuro. A questo punto, Maris è colei che ha rapito Bail Organa. Affronterà Starkiller con le sue due spade laser e verrà risparmiata da quello che ormai è diventato un Jedi.
Sapete, quando se n’è andata ho sempre pensato, e sperato, che potesse tornare in qualche modo (non c’è nel capitolo seguente) perché aveva così tante potenzialità, un look giusto e due armi davvero interessanti; in più se contiamo che cavalcava i Rancor… vero, ormai, che il gioco in questione non è più da considerarsi canonico ma io avrei creato un Dlc incentrato su di lei: raccontare il suo passaggio all’oscurità, avvenuto off-screen, e, perché no, creare un suo arco narrativo in cui o si sarebbe riscattata, rendendo fiera la sua maestra (accusata di averla abbandonata) oppure che si votasse completamente al male (a tal proposito, avrebbe potuto diventare un Inquisitore).
E voi, cosa ne pensate?