Senza ombra di dubbio i Sith col tempo sono diventati parte integrante di quasi ogni prodotto marchiato Star Wars, come anche della coscienza collettiva dei fan che questi prodotti li seguono assiduamente, che sia in senso positivo o negativo. Ma chi è il miglior Sith canonico?
È innegabile che per molte persone sia affascinante abbandonarsi alle forti emozioni almeno quanto possa esserlo la decisione di provare a vivere da Jedi calmierando o cercando di chiuderle in una bolla quasi esterna al proprio carattere. Non è poi da trascurare il fascino che una setta relativamente misteriosa, approfondita dalla Disney meno del culto Jedi, è capace di generare.
Caratterizzati, citando Palpatine, dalla “ricerca di un sempre maggior potere”, nei secoli precedenti la caduta della Repubblica Galattica si sono scannati a vicenda, prede e al tempo stesso fautori di lunghi conflitti e rivalità a lungo termine, fino a sfiorare l’estinzione, da cui li salvò Darth Bane, ultimo sopravvissuto del culto che, nel tentativo di farlo rinascere, stipulò la Regola dei Due, portata avanti lungo tutti i successivi secoli.
Nel canone, film e serie tv ci mostrano quattro Sith: Darth Sidious, Darth Maul, Darth Tyranus e Darth Vader, e accennano all’esistenza storica di Darth Plagueis e Darth Bane.
Discutere sui miglior Sith canonici può sembrare quasi una presa in giro, specialmente considerando la ristrettezza del gruppo che esaminiamo. Ma tutti loro hanno caratteristiche particolari che ci portano a maturare preferenze e, in base ai casi, ammirazione per certi tratti delle loro personalità.
In questo articolo prenderò in esame i sei Sith citati e cercherò di stilare una sorta di classifica che sia il più possibile obiettiva tenendo conto della potenza del personaggio, sia in termini di utilizzo della forza e di capacità di combattimento, e il modo in cui è stato costruito.
Partendo dal fondo di questa classifica dei miglior Sith, Dooku è un personaggio che è stato molto approfondito nella recente serie Tales of the Jedi, tanto da farci immedesimare nelle sue sofferenze, nei contrasti con il Consiglio e nella sua conversione al Lato Oscuro. Un abile spadaccino, potente nelle arti oscure e dai modi eleganti; tutte ottime qualità, che però non sono sufficienti a smuoverlo dall’ultimo posto. Anche dal punto di vista della costruzione del personaggio penso che avrebbe ancora molto da dare.
Al quinto posto di questa classifica del miglior Sith canonico troviamo il figlio di Dathomir, che è stato capace di ricominciare tutto da zero, sostenuto dalla sua sete di vendetta nei confronti del Jedi che lo aveva tagliato a metà. Tornato in The Clone Wars, viene presentato con gli arti inferiori rattoppati con pezzi di ricambio recuperati sul pianeta-discarica dove ha vissuto per più di un decennio. Viene recuperato da Savage Opress, il nuovo agente del Conte Dooku, che lo aiuta a recuperare il senno per poi diventare suo apprendista nell’uso del Lato Oscuro della Forza. Maul mette quindi a punto un piano per trarre grande vantaggio dalla situazione e potersi vendicare per la sofferenza a lui inferta da Kenobi: formerà un impero criminale alleandosi con i più importanti sindacati della malavita, diventando così potente da prendere il controllo di Mandalore, il cui governo pacifista sta ormai per crollare sotto i colpi del dissenso di un popolo dedito alla guerra. Quando infine accade, la preoccupazione per le sue potenzialità fu tale in Palpatine da farlo spostare da Coruscant, in veste di Sith, per la prima volta dall’inizio della guerra, come ben spiegato da The Unbounds nel video al riguardo. Non sono poi da dimenticare le sue encomiabili doti da spadaccino, che gli hanno permesso di sconfiggere Qui-Gon Jinn e di tenere testa a lui e Obi-Wan Kenobi contemporaneamente.
Quarto Darth Plagueis, di certo non a causa delle sue abilità nella forza, sicuramente più spiccate di quelle di Palpatine, ma per la mancanza di informazioni canoniche su di lui. Sappiamo che ha addestrato bene il suo apprendista e possiamo dedurre che almeno alcune delle caratteristiche di Darth Sidious che abbiamo imparato a conoscere le avesse anche lui, ma nulla di certo. Si tratta indubbiamente di uno dei Sith più importanti per quanto riguarda le sue ricerche sulla manipolazione dei Midi-chlorian, ma a mio parere non ne sappiamo abbastanza per preferirlo ad altri.
Terzo quello che è probabilmente il più famoso di tutti i personaggi di Star Wars, anche tra i non “praticanti”: Darth Vader. A livello di costruzione del personaggio il lavoro che Lucas prima e la Disney dopo hanno fatto è quasi insuperabile. È impossibile seguire la storia di questo gran personaggio e non riuscire a provare compassione, dispiacere, commozione e partecipazione per un giovane uomo che non riesce ad attenersi alle rigide norme del Codice Jedi e che, proprio in nome di alcune di queste norme, si pone l’unico obiettivo di salvare tutti quelli che ama, a prescindere dal costo che questo comporterà per lui. Persino nel corso della sua caduta verso il Lato Oscuro è impossibile non apprezzare la determinazione a perdere tutto pur di ottenere il potere di impedire alla moglie di morire. Ciò che succede dopo è semplicemente leggenda. Anche se fortemente limitato dal sistema che lo tiene in vita è un Sith potentissimo, abile nell’uso della spada laser, come vediamo nell’indimenticabile scena finale di Rogue One, e della forza, tra proiettili fermati, navi trattenute e persone strangolate. Incute timore e riverenza a prima vista, generando invece sentimenti profondi conoscendolo.
La medaglia d’argento va a Darth Sidious, che ha creato l’Impero Galattico, con tanto di due armi capaci di distruggere interi pianeti, orchestrando il più complesso e dettagliato piano che la Galassia abbia mai visto; forse, anche se la cosa non ha riscontri canonici, addirittura facendo nascere Anakin in modo da poterlo impiegare per il pieno compimento della congiura. È stato capace di creare un esercito di cloni per la Repubblica completamente nell’ombra, velando le capacità di veggenza del Consiglio, e rendendolo pronto per entrare in azione proprio nel momento in cui sarebbe servito e in cui nessuno avrebbe potuto opporsi alla creazione di nuovi cloni. Ha scatenato una guerra manipolando entrambi i fronti, decidendo già come sarebbe andata a finire e in che modo distruggere l’Ordine dei Jedi. Il piano ha funzionato alla perfezione e la Repubblica è stata trascinata in una guerra che non voleva combattere, tramutata infine in un Impero che, di fatto, esisteva da tempo già prima che fosse dichiarato il cambiamento e assoggettando la Galassia al suo volere, distruggendo quasi ogni forma di dissenso. Per quanto riguarda le sue abilità da duellante e utilizzatore della Forza, ha tenuto testa al Gran Maestro Yoda e sconfitto Mace Windu e tutta la delegazione che aveva fatto irruzione nel suo ufficio per arrestarlo, e nel Lato Oscuro era molto potente. Di sicuro il miglior Sith che si sia visto nei film.
Il tetto della combattuta classifica è occupato da Darth Bane, un altro personaggio che conosciamo poco, ma che ha garantito la sopravvivenza del culto nel momento in cui era più fragile, formulando la Regola dei Due che, anche se ampiamente e giustamente criticata in un articolo da Raffaele Spitali, si è rivelata una buona strategia per mantenere in vita i Sith. Probabilmente sarebbe stato meglio un rinnovamento della Regola, o addirittura la sua abolizione in favore di una legge che creasse meno problemi, ma in quel momento era indubbiamente la migliore possibilità a disposizione dei combattenti con la spada rossa.
Fonti:
Sith – Wikipedia
Sith | Jawapedia | Fandom
106: “Sith contro Sith” (Era Repubblicana) – YouTube