Uno dei momenti più celebri della nostra amata saga è senza ombra di dubbio quello dell’esecuzione dell’Ordine 66, che coinvolse l’intera galassia nel 19 BBY.
L’ordine, come ben noto, impose in un primo momento ai cloni di sterminare ogni Jedi, per poi estendersi ad ogni individuo sensibile alla Forza. Ma chi riuscì a scampare all’ordine 66? Furono in pochi a sopravvivere e, la gran parte di essi, ci riuscì fuggendo e nascondendosi. Questo è uno dei motivi per cui, di molti Jedi, non si hanno notizie ben precise successive alla strage, nonostante si abbia la certezza che non figurino tra le vittime. Esempi sono Ka-Moon Kholi, Selrahc Eluos (entrambi personaggi del fumetto Darth Vader (2017)), Kira Vantala (Dark Legends), Gungi (comparso in alcuni episodi della serie The Clone Wars e nella seconda stagione di The Bad Batch) e Oppo Rancisis.
Di alcuni Jedi non si ha neppure certezza che si siano effettivamente salvati. In particolare, ci si riferisce a Quinlan Vos e Barris Offee: ci sono validi indizi che portano a pensare che Quinlan sia riuscito a sfuggire ai tempi della Purga Jedi, tra cui la scritta “Quinlan was here” (Quinlan è stato qui) mostrata su un muro nella serie Obi-Wan Kenobi. Di Barris invece non si hanno notizie ufficiali, per tanto ogni ipotesi potrebbe essere potenzialmente valida.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che alcuni dei superstiti tradirono l’Ordine Jedi per prendere parte all’organizzazione dell’Impero. Primi fra tutti, gli Inquisitori (particolarmente presenti nelle serie televisive Rebels e Obi-Wan Kenobi e nel videogioco Jedi: Fallen Order), che vennero incaricati, dall’Imperatore in persona, di eliminare gli ultimi Jedi rimasti dopo il fatidico Ordine 66. Fu proprio per mano loro che molti dei reduci purtroppo caddero. Tra questi ricordiamo: Khandra, Zubain Ankonori, Mususiel e Nuhj, che insieme avevano cercato rifugio sul pianeta di Anoat (se ne parla in Star Wars: Uprising); Nari (compare nella serie: Obi-Wan Kenobi) e Luminara Unduli, che, però, sopravvisse solo per un breve periodo dopo la Purga Jedi. In Star Wars: Rebels, venne diffusa una falsa notizia secondo la quale la Maestra Unduli fosse ancora viva e imprigionata dal Grande Inquisitore, ma si scoprì non essere altro che una trappola architettata proprio da quest’ultimo per attirare alcuni Jedi, in particolare Caleb Dume (Kanan Jarrus) e il suo padawan Ezra Bridger.
Darth Vader stesso uccise personalmente molti dei Jedi rimasti in vita, tra cui Jocasta Nu (bibliotecaria degli Archivi Jedi su Coruscant), Ferren Barr (dal fumetto Darth Vader (2017)), Eeth Koth e, chiaramente, Obi Wan-Kenobi.
Un altro sopravvissuto fu Taron Malikos che, stando ai principi dei Jedi, ebbe un destino ben peggiore della morte. Egli, infatti, fuggì su Dathomir nel tentativo di salvarsi, ma fu proprio sul noto pianeta delle Sorelle della Notte, che cedette al Lato Oscuro della Forza (Jedi: Fallen Order).
Tra i più conosciuti, come sopravvissuti, è d’obbligo riportare Yoda, i già citati Obi-Wan Kenobi e Kanan Jarrus, Cal Kestis (padawan di Cere Junda, anch’essa sopravvissuta) e, naturalmente, il piccolo Grogu.
Menzione a parte va fatta per Ahsoka Tano in quanto, nel 19 BBY, si era già allontanata dall’Ordine Jedi, nonostante ne seguisse la filosofia e buona parte dei principi. Lo stesso si può dire per Kirak Infil’a (personaggio del fumetto Darth Vader (2017), ucciso poi da Darth Vader).
In conclusione, è corretto affermare che non fu così esiguo il numero di Jedi scampati allo spietato piano di Palpatine, tuttavia furono davvero in pochi a non abbandonare la Via della Luce e a sopravvivere tanto a lungo da poter tramandare il proprio sapere.
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